L'arte è terapia personale nella sua dimensione privata ma è anche intervento sociale nella sua dimensione pubblica. Processo creativo che nasce da un concetto su cui esprimo e condivido idee, emozioni, paure, pensieri e angosce. Mi ha sempre affascinato capire quale fosse il pensiero che è alla base della creazione artistica, per questo ho cercato di comprendere i messaggi che sono dietro alle opere d'arte degli artisti del passato e contemporanei, ispirandomi non solo alla pittura ma arrivando fino al fumetto, all'illustrazione e anche alla musica. A livello realizzativo sono partito da un linguaggio figurativo per approdare, dopo un lento processo di trasformazione, ad una dimensione più essenziale; le forme sono state semplificate per una maggiore libertà espressiva e creativa. Nella scelta delle tecniche sono passato dalla pittura a olio a quelle più libere come pastelli, matite, chine che uso su diversi tipi di supporti e materiali.
Art is personal therapy in its private dimension but it is also social intervention in its public dimension. Creative process that comes from a concept on which I express and share ideas, emotions, fears, thoughts and anxieties.I have always been fascinated to understand what was the thought that is the basis of artistic creation, for this reason I tried to understand the messages behind the works of art of past and contemporary artists, Inspired not only by painting but coming up to comics, illustration and even music. At the realization level I started from a figurative language to arrive, after a slow process of transformation, to a more essential dimension; The forms have been simplified for greater expressive and creative freedom. In the choice of techniques I switched from oil painting to freer ones such as pastels, pencils, inks which I use on different types of supports and materials.
di Silvia Valmori
Ho conosciuto l'artista Giovanni Mazzi nel 2015, attraverso uno dei suoi quadri, che mi ha particolarmente emozionata. Vi è mai capitato uno di quei periodi difficili, nel quale desiderate incontrare un amico con cui parlare, guardandolo negli occhi, per poter poi ricevere un abbraccio rassicurante? A me si Per allontanarmi dalle difficoltà della quotidianità , ho deciso di concedermi una giornata a Firenze, una città che amo da sempre per la sua ricchezza artistica. Entrando in un noto Caffਠstorico-letterario del centro, "Giubbe Rosse", un quadro appeso alla parete d'ingresso ha catturato la mia attenzione. In quell'opera, dal titolo "Tu e io", ho trovato quegli occhi e quell'abbraccio rassicurante che cercavo. Quei due volti senza età , senza identità , senza capelli, senza una bocca, ma al tempo stesso così espressivi. Due figure, che non rappresentano nessuno in particolare, ma in cui tutti si possono identificare. In questo quadro c'è la ricerca di un conforto, il bisogno di incontrare lo sguardo di una persona di cui ti fidi e il cerchio, attorno alla figura, rappresenta l'abbraccio rassicurante di un amico che ti capisce e ti sostiene. Quel giorno, Firenze mi ha fatto conoscere un nuovo artista e da allora mi sono appassionata alle sue opere. Definirei Giovanni Mazzi un autore che parla con la pancia, in modo viscerale, intimo, istintivo, passionale. La figura umana è il suo principale elemento di espressione ed egli la rappresenta in modo primitivo ed essenziale, senza bisogno della mimesi al vero per comunicare. L'uomo raffigurato dall'artista non è un eroe, ma una persona comune, uno di noi, che vive le difficoltà , le preoccupazioni, le incertezze e le inquietudini dell'epoca contemporanea.
Tu e Io - pastello a olio su tela 50x70cm 2013
Brezza - pastello a olio su carta 50x70cm 2016
1+1 - 2016 - pastello a oilo su carta 50x70cm
Per la strada - 2016 - pastello a olio su tavola 60x85cm
I corpi sono spesso nudi, con le proprie fragilita' e privi di un vestito che li identifichi o che li rappresenti. Le figure vengono realizzate con distorsioni e mutamenti, utili a far risaltare le sensazioni che l'autore vuole trasmettere. Le mani sono considerate un elemento essenziale d'espressione. Effettivamente, ognuno di noi, quando parla, tende a gesticolare, utilizzando le proprie mani per dare enfasi a ciò che sta dicendo. L'autore ama rappresentare mani molto grandi, proprio perchè aiutano a trasmettere le emozioni. Il collo, in molte opere, è lungo, sproporzionato, quasi raffigurato come una colonna portante che sorregge la parte più nobile del nostro corpo: la testa. I volti sono spesso privi della bocca, ma nonostante questo, parlano. I suoi visi stilizzati sono molto emotivi.L'Uomo raccontato recentemente da Giovanni Mazzi, non è un più quello stesso "essere sofferente e disagiato, consapevole solamente dei propri limiti, prigioniero dei propri vizi e delle proprie contraddizioni" come lo descriveva, giustamente, Enrico Guarnieri, qualche anno fa. E' un uomo in trasformazione, che cerca di staccarsi da un passato che lo imprigiona, che prova ad uscire dai propri confini, che trova uno slancio verso nuove prospettive. E' un uomo in evoluzione, come traspare nell'opera Brezza". In essa, l'autore utilizza un elemento naturale, l'aria, come simbolo del cambiamento. La brezza di cui parla l'autore, non è il vento. Nell'opera, infatti, i capelli della donna sono immobili. La brezza è l'entità che muove e che rappresenta il mutamento interiore, che l'autore risalta nel suo quadro con la distorsione del corpo umano. Anche la mano della donna sottolinea la trasformazione in atto, sostenendo un drappo che è mosso proprio dall'alito della brezza interiore.
taking care of peace -2015- pastello a olio su tela 77x101cm
Inoltre, l'Uomo dipinto da Giovanni Mazzi, pur in balia delle proprie preoccupazioni, è in cerca di pace. L'autore rappresenta la Pace come un essere vivente di cui prendersi cura, da accudire e da proteggere: una colomba, di un candore talmente luminoso da irradiare il volto di chi la custodisce; simile, nella forma, ad una fiamma da tenere viva e da cui ricevere calore. Infine, l'Uomo che l'artista racconta ora, non è più un uomo solo con se stesso. Nell'opera "Per la strada" c'è l'incontro con l'inaspettato, rappresentato da una palla rossa. E' l'incontro con qualcosa o con qualcuno che, per caso o per una volontà , troviamo lungo il nostro cammino; un incontro che apre nuovi orizzonti, portandoci a vedere le cose sotto una nuova luce. Nelle sue recenti opere, l'autore esprime la bellezza del contatto e del confronto con l'altro. Un altro, diverso da noi, che viene raccontato con curiosità e con ammirazione, che rappresenta sicuramente un completamento e un arricchimento di noi stessi, come traspare nelle opere "1+1" e "L'altro". Quello che Giovanni Mazzi oggi descrive, è un Uomo in evoluzione, proiettato verso le bellezze della vita. In diverse opere, l'autore utilizza la forma del cerchio, sia nella disposizione delle figure che nello spazio che c'è tra le stesse. Un cerchio che aiuta a raccontare l'amore e l'amicizia come nutrimento, come un dare e ricevere emozioni in un moto circolare, partendo da un essere per arrivare all'altro e per poi tornare indietro. Giovanni Mazzi è¨ un artista molto espressivo, passionale ed emozionante. Trovo le sue recenti opere particolarmente positive, confortanti e rassicuranti.
l'Altro - 2016 - pastello a oilo su tela 80x100cm
di Enrico Guarnieri
Interiorita' 1 - 2014
di Enrico Guarnieri
Butterfly effect - 2013
Come un fenicottero - 2013
Orfeo, oltre i mondi invisibili, oltre l'illusione - 2013
La scelta della realta', il cielo sopra berlino - 2010